Categoria: Decluttering

L’essenziale per le vacanze

Non so se è capitato anche a te ma quando mi trovo davanti a 15 giorni di vacanza, sia che si tratti di rilassarsi su una spiaggia o di fare escursioni e visitare posti nuovi, la mente comincia a registrare questo spazio temporale come lungo con la necessità di spezzettare i giorni in spazi più piccoli da riempire: con lo sport, lo studio, lo stare con gli amici, insomma avete capito, riappare subito la tendenza a riempire. Negli ultimi 4-5 anni, ho imparato (lo ammetto non senza fatica) a stravolgere il mio mindset lasciando tanto, tanto spazio semplicemente al nulla.

E’ stato liberatorio, e rigenerante. Il mio nulla è il prodotto di un cambio di priorità. Semplificare, ridurre, eliminare, piuttosto che riempire ha portato inevitabilmente ad un cambio di abitudini, anche nel fare la valigia.

A cosa do la priorità ora?

A quaderni piuttosto che a scarpe

A libri piuttosto che vestiti

Ad un mazzo di oracoli piuttosto che a 4 balsami per i capelli

Perché?  Perché quando si inizia a lavorare con le energie sottili il mondano interessa sempre meno. Piuttosto che luoghi affollati di persone urlanti si preferisce il rumore del mare. Piuttosto che una crema costosa di un brand famoso si preferisce conoscere le persone che producono quello che metti sulla tua pelle.  Piuttosto che un locale alla moda in cui mostrarti con l’abito all’ultima moda si preferisce un bicchiere di vino sorseggiato a piedi nudi nella sabbia o nell’erba. Piuttosto che continuare a guardare i messaggi sul cellulare si preferisce guardare negli occhi gli amici. Abbracciare uno stile di vita essenziale per me è diventato naturale mano a mano che i ritmi diventavano più frenetici, più incalzanti,  una sorta di autodifesa per evitare di perdermi quello che veramente conta, anche durante le vacanze. Ti lascio quindi 10 piccoli spunti per fare una mini valigia che sia per una maxi vacanza:

1. fai una lista di quello degli abiti che vuoi mettere in valigia, a questo punto riduci del 50%, se starai via 10 giorni, porta cambi per 5, se starai via 30 giorni, metti in vaglia abiti per 15. A Fine vacanza ti renderai conto che avrai portato sicuramente troppo di tutto, al prossimo viaggio, ridurrai ulteriormente.

2. porta al massimo due paia di scarpe, di cui uno sarà ai tuoi piedi al momento della partenza

3. scegli bene i libri da portare, preferisci il kindle ai libri di carta, viaggerai più leggera, leggerai di più e non correrai il rischio di rimanere senza nulla da leggere. Se come me ami la carta, conserva i libri per quando sei a casa, se decidi comunque di portare libri scegli libri che lascerai in loco per il book crossing. Ormai in quasi tutte le città esistono dei punti raccolta e scambi, belle sorprese ti attendono.

4. porta sempre con te un quadernino ed una matita, nei momenti e nei posti più impensati potresti avere voglia di scrivere idee, ricordi, sensazioni

5. metti in valigia un costume, anche se non vai al mare potresti di avere l’occasione di fare un bagno non preventivato, ricordati anche un pantaloncino e un top per una sessione di yoga non schedulata

6. scegli una sola crema che sia idratante sia per il corpo che per il viso, se cerchi in rete ne troverai di buonissime, per essere bella non hai bisogno di mille ritrovati, la felicità e la tranquillità sono i migliori alleati di bellezza di una donna.

7.  porta un solo device, con lo smart phone oggi ci puoi fare di tutto, non ti servirà altro

8.  una pashima in caschime ti può salvare in più di una occasione

9. incensi della tua profumazione preferita ti porteranno via poco spazio ma daranno all’ambiente in cui vivrai un aroma che ti farà sentire a casa.

10. prima di chiudere la cerniera ricorda il mantra “Less is More”

Buone Vacanze!

La gioia della semplicità – La tua casa in progress

 

Non so se hai mai sentito parlare di “minimalismo”. Io lo scoprii intorno al 2010 quando per una serie di vicissitudini mi ci trovai a fare i conti forzatamente, Se hai voglia di fare una rapida ricerca sul web troverai parecchi risultati, trucchi, segreti per avere un orto sul terrazzino, fare una spesa intelligente al discount più cheap, ma quello di cui ti vorrei parlare è invece il modo di compiere più consapevolmente le tue scelte. Io sono partita dal rimettere casa in linea con le mie vere esigenze, non quelle di mia madre, non quelle delle amiche, fidanzato, nonni, cugini, non i diktat delle riviste, ma i miei reali bisogni, liberandomi di quello che non rispondeva più alla mia personalità, che non aveva più motivo di essere.

Anche per me avere una casa che mi rispecchiasse appieno era un sogno. Volevo una casa che fosse il mio posto preferito dove passare del tempo, dove potermi rifugiare dopo una giornata fuori nel mondo, incontrare le amiche, vivere la mia storia d’amore e tanto altro. Per renderla veramente il mio posto preferito ho dovuto però renderla semplice, ordinata, organizzata. ho dovuto are delle scelte, capire e imparare quali erano i miei gusti, cosa mi piaceva e cosa no, eliminare quello che non mi apparteneva più, dedicare weekend interi a rimettere in ordine e fare spazio per arrivare al risultato finale: un posto dove adoro stare, in tutte le stagioni dell’anno, da sola e in compagnia e che riesca a rigenerarmi appena ci metto piede.  E quindi? Partendo dalla mia esperienza ed aggiungendo tutto quello imparato con il coaching, unendo i feedback, le richieste, gli argomenti trattati con le donne con cui abbiamo fatto un percorso, di coaching e di vita, è nato “La tua casa in progress“: un corso di 4 settimane e 5 sessioni di coach on line per rivedere, ricreare, riorganizzare tutto il tuo appartamento (e non solo) e renderlo finalmente come lo hai sempre sognato ed immaginato.

Non manca molto, ed essendo oggi il mio compleanno voglio farti un regalo, alle prime 5 iscritte il 50% di sconto sul prezzo, perchè se c’è una persona che può rendere i tuoi sogni reali, quella sei solo tu!

Armadi pieni e mai niente da mettere

Sabato sera: aperitivo, pizza con gli amici, cena romantica, serata in discoteca.

Ogni settimana un’occasione, e ogni settimana il solito tormentone: armadio pieno e niente da mettere.Ti è mai capitato? Come può essere possibile? Osservando me stessa in questa scenetta che si ripeteva con una periodicità imbarazzante e che prontamente risolvevo uscendo a comprare l’ennesimo capo da “una sera e via”, mi sono accorta che paradossalmente più abiti ho nell’armadio più la sindrome del “non ho niente da mettermi” aumentava. Quando ho iniziato il mio percorso di coaching, ormai 5 anni fa (come volta il tempo!) mi è stato subito chiaro che un tema da approfondire, migliorare, rivedere e senza dubbio quello di semplificare quanti più possibili ambiti della mia vita, tra cui ovviamente la gestione del mio tempo e perché no, della mia casa. Sì, perché quanto più ordine e minimalismo porti nel tuo quotidiano tanto più ne guadagni in tempo, stress, denaro. Da li sono arrivata ad una conclusione: meno acquisti, più qualità, abbinamenti già pronti, più tempo a disposizione per attività molto più interessanti. Un armadio ben organizzato, pulito, in ordine, senza abiti di 10 anni o due taglie fa, sarà il tuo miglior alleato prima di un appuntamento importante, la mattina prima di andare al lavoro, nei cambi di stagione.

Ed ottenere l’armadio dei tuoi sogni non sarà poi così difficile, infatti nel corso di 4 settimane “La tua casa in progress” disponibile qui dal 1° settembre, troverai tutti i suggerimenti, tips, riflessioni, percorsi guidati per avere un guardaroba che ti rispecchi, funzionale e impeccabile per ogni occasione. Sì perché avere un appartamento come l’hai sempre sognato, pulito, ordinato, accessibile ti permetterà di avere più tempo per le tue passioni vere, semplicità nella manutenzione, senso di soddisfazione e qualche soldo in più nel portafoglio.

Il corso strutturato in 4 tappe fondamentali ti permetterà anche di avere a disposizione anche 1h. via skype in diretta con me per rivedere, approfondire, migliorare tutti i punti toccati in settimana che ancora non ti lasciano qualche dubbio.

Non manca molto al 1° settembre 😉

Perché conserviamo? La paura di lasciare spazio fuori e dentro di te.

 

Ripensando a me stessa, incontrando e parlando con altre persone, quando si tratta di far pulizia o di sistemare degli ambienti, il primo sentimento che per si fa avanti è la paura.

Paura? Si proprio lei, ad esempio del distacco, della mancanza, del bisogno. Eliminare un oggetto fa sorgere immediatamente un interrogativo: e se poi ne avrò bisogno? E’ curioso come per mesi, in alcuni casi anche anni, l’oggetto da eliminare sia stato dentro casa dimenticandoci completamente della sua esistenza fino al momento in cui ce ne dobbiamo separare, improvvisamente diventa il più  importante oggetto che abbiamo mai posseduto. Per me è stato così per anni, finchè non sono riuscita a dare un nome a quello che provavo ogni volta che mi dovevo staccare da qualche cosa: paura. Paura della mancanza, paura di avere più accesso all’abbondanza, vergogna per aver speso dei soldi inutilmente in qualcosa che non avevo minimamente usato. Come porre rimedio ad un sentimento negativo? Unicamente con il perdono.

Perdonarsi risolve tutto, essere compassionevoli è l’unica strada per voltare pagina. Il concetto del perdono non è un semplicissimo, spesso siamo bravissimi a perdonare gli altri, ma quando dobbiamo fare la stessa cosa con noi stessi, bhè, non è sempre così immediato. La via dell’indulgenza per le proprie debolezze non è da confondersi però con il lasciar correre, il non lottare per i propri obiettivi, l’evitare di impegnarsi. Essere auto-indulgenti vuol dire avere il coraggio di dire, ok, fino’ora è andata così, non ero consapevole e quindi mi sono comportata al meglio di come potevo con la mia consapevolezza del momento, ora che conosco i sentimenti che provo e riesco a dargli un nome, faro molto meglio.

Può essere anche che la consapevolezza non venga sempre da se, personalmente molte dritte e consigli mi sono stati dati damqualcuno che ne sapeva più di me, da un’amica, da chi c’era passato prima, molto spesso da un professionista. Ad esempio con il coaching è possibile scardinare tanti automatismi che si creano nella nostra personalità convertendo ad esempio una brutta abitudine in un positivismo. Questo è solo uno degli aspetti su cui il coaching va a lavorare, così come sull’autostima, sulla definizione degli obiettivi ed il loro raggiungimento, mi rendo conto che spesso raccontare a parole un processo e un percorso non è così efficace come viverlo sulla propria pelle, e quindi dal 27 agosto e per tutto il mese di settembre per chi vorrà scoprire il coaching sarò disponibile per consulto gratuito di 1 ora e mezza, di persona per chi lo desidera o via skype.

Vuoi provare? scrivimi una mail per prendere un appuntamento! ti aspetto!

Decluttering – una storia d’amore

Come ho già raccontato in un post qualche tempo fa, il mio primo incontro con il Decluttering non è stato proprio facilissimo, una casa di 95 mq, box e cantina da liberare in poco tempo con l’ansia del tempo che scorre e tante emozioni da gestire. Per farcela chiaramente ho dovuto organizzare tutto al meglio e impormi una “disciplina” altrimenti non ce l’avrei mai fatta, infatti doveva essermi ben chiaro:

. da dove partire

. come organizzare questa impresa titanica

. prepararmi a gestire le mie emozioni

Ai tempi, parliamo del 2010, in Italia il Decluttering non era così conosciuto come ora, nessuno o quasi ne aveva mai sentito parlare, il libro di Marie Kondo non era ancora uscito, io stessa non mi ero documentata, né ero pronta ad applicarne i principi su di me. In più, un cosa di cui non avevo assolutamente tenuto conto è che, iniziare un percorso di pulizia, alleggerirsi dagli oggetti, eliminare quello che non usi più, fare spazio insomma, comporta che lo si voglia o no, implicazioni emotive. In parole povere, devi fare i conti con te stessa e quello che provi. Se avessi avuto la possibilità, se avessi saputo dell’esistenza di qualcuno che ne sapeva più di me, sicuramente mi sarei fatta aiutare, purtroppo a quel tempo questo argomento non era molto trattato, e così, che mi piacesse o no, l’ho affrontato da sola.

La prima cosa che ho fatto è stata riorganizzare le idee mettendole nero su bianco, ad esempio mi sono scritta le cose da fare, ho fatto un elenco di priorità,e per riuscire a gestire la mia emotività di grande aiuto è stato lo yoga e la meditazione, ho decisamente incrementato la mia pratica, e se non l’avessi fatto credo che sarei impazzita.

Questo processo è durato circa 3 mesi e alla fine del mio lavoro mi sono presa una mini vacanza in un hotel strafigo come ricompensa e per rilassarmi. Tutto questo per dirti che il metodo e l’organizzazione, anche nel Decluttering sono fondamentali, e che avere qualcuno con cui condividere e confrontarsi fa davvero la differenza.

Migliorare l’ambiente in cui si vive può essere una scelta forzata o può essere una scelta consapevole, è capitato anche a te girando per casa di sentire il bisogno di rendere i tuoi ambienti meno pesanti, di aver voglia di eliminare degli oggetti rendendo tutto più leggero e luminoso?

Ti è mai capitato di sentirti oppresso dagli oggetti che ti circondano? hai voglia di raccontarmi la tua storia nei commenti qui sotto?

Viaggiare in modalità light

Quando ho deciso di abbracciare la religione del Decluttering, ho imparato che una delle prime applicazioni consisteva nel “viaggiare light”, mi è sempre risultato difficile riuscire a muovermi senza portarmi l’occorrente per il doppio del tempo per cui stavo in viaggio. Nella mia mente gironzolava sempre il tanto conosciuto “e se?” declinabile a qualsiasi tipo di situazione, fino a quando attraverso il decluttering ho capito che si può essere di più con meno. Se anche tu ti senti ansiosa prima di un viaggio, ecco quello che ti suggerisco per non arrivare la sera prima della partenza con il problema di farti la valigia e il doverla riempire random:

  1. pensa al tipo di taglio che avrà il tuo viaggio: di lavoro, escursione, vacanza stanziale, retreat/seminario/vacanza studio, antistress-rigenerante
  2. comincia una settimana prima a farti una lista degli abiti che ti servirà/vuoi portare
  3. parti dalla lista e comincia a pensare abbinamenti per tutte le situazioni: lavoro (se parti per lavoro), tempo libero, fitness, occasioni sociali, cena di gala, appuntamento, aperitivo, etc.
  4. crea delle “capsule kit”: fai abbinamenti di colori simili, porta solo abiti che indossi veramente, non andare a ripescare pezzi che non utilizzi da tempo
  5. ora dimezza tutto quello che hai pensato, se il tuo soggiorno dura 7 giorni, fai una valigia per 4, per farti un esempio.
  6. non voler riempire la valigia solo perché c’è dello spazio, pensa di muoverti nella maniera più light e veloce possibile
  7. se parti per una vacanza, immagina di vivere come un locale, anziché un costoso hotel, prenota tramite Airbnb ad esempio, mescolati con i la popolazione
  8. tieni un Journal della tua vacanza, ti sarà più facile ricordate la tua esperienza nel tempo, una volta tornata a casa, prepara il tuo taccuino di viaggio (i ristoranti che ti sono piaciuti, i posti carini dove fare shopping, i musei preferiti, le spiagge che ti sono piaciute di più) ti servirà oltre che per ricordare e condividere, se deciderai di tornare nello stesso posto
  9. usa i mezzi pubblici per spostarti
  10. allunga il tuo viaggio, non sempre ti sarà possibile, ma appena puoi allunga di un paio di giorni il tuo soggiorno

10 modi per fare decluttering divertendosi.

Possedere meno significa avere meno da fare, meno di cui preoccuparsi, più tempo libero, più tempo per gli affetti, più tempo per escursioni creative, eliminare il superfluo permette di avere più spazio, in casa, nella testa.

  1. leggi Leo Babauta e il darsi 5 minuti di valore, inizia da qui, con piccoli ma importanti passi per scalare la tua montagna, Leo Babauta è il massimo esponente in questo campo, seguire le sue istruzioni ti porterà lontano clicca qui 
  2. Prepara e tieni in un angolo della casa abbastanza nascosto ma presente, una borsa delle cose da eliminare, sicuramente ti capiterà di chiederti il perché alcuni oggetti sono ancora presenti li quando non in realtà non ti servono, deponili tranquillamente in questa borsa.
  3. Partecipa con le tue amiche ad uno swap, rinnova il tuo armadio, quello che per te è un abito che non usi più potrebbe essere un pezzo da “mai più senza” per un’altra, trova la prossima edizione qui
  4. Partecipa al Bagagliaio, svuoti la casa e riempi il portafoglio, qui trovi i dettagli 
  5. Fai una lista di 30 cose da eliminare, spazia pure dalle più inutili alle più ingombranti, includi anche le abitudini di cui ti vuoi sbarazzare
  6. Prova a leggere Project 333 e prova la sfida
  7. Dedica un bel pomeriggio al declutter del tuo portafoglio, puoi istituire il sabato del declutter una volta al mese in collaborazione con un’amica, invitala a casa tua, preparatevi un thè e insieme chiacchierando e mangiando dolcetti, ripulite il portafoglio, non sarà più una salsiccia piena di scontrini degli ultimi 3 anni ma una sottiletta elegante e ordinata.
  8. Fai declutter dei numeri di telefono e profili social, tieni contatti reali, fai pulizia delle sottoscrizioni email, dimezza del 50% tutti, via l’inutile, tieni solo quello che ti interessa veramente
  9. Procedi con il declutter di documenti, bollette, ricevute di pagamento, prepara dei folder, rinomina e fai etichette.
  10. Chiediti perché e con quale motivazione stai facendo declutter

Divertiti!!

 

Aria di primavera, aria di cambiamento

Womani in progress Decluttering

Cara Progressista, credo che converrai con me che quando nulla funziona nella nostra vita anche la casa è un delirio. Mia nonna mi ripeteva spesso che il disordine esteriore rispecchia quello interiore e viceversa e credo proprio che avesse ragione.

Prova ad osservare com’è il tuo appartamento in questo momento?

Sei soddisfatta del suo aspetto o te lo immagini diverso?

Riesci a far sì che quando acquisti o fai entrare un nuovo oggetto almeno 2 vecchi vengono fatti uscire?

Almeno ogni 3 mesi è consigliabile dedicare una mezza giornata a riordinare gli armadi e tenere il tuo guardaroba pulito, ordinato, con capi adatti alla tua taglia attuale e non a quella che avevi 5 o 10 anni fa.

Non è un lavoro troppo difficile, se vuoi lo puoi fare con qualcuno che ti guida e che ti sta accanto perché molto spesso, mentre fai un lavoro profondo di riordino, le emozioni che entrano in gioco sono tante.

Magari si tratta di risistemare dopo un cambio casa oppure devi fare ordine dopo che qualcuno se ne è andato dalla tua casa o ancora devi riorganizzare gli spazi per far posto a qualcuno che invece entra nel tuo appartamento.

Non ci crederai ma avere un guardaroba funzionale ti cambierà la vita e ti renderà tutto più facile.

Perché? Perché ad esempio non passerei più mezz’ora la mattina davanti alle ante aperte dicendoti che non hai niente da mettere anche se i gli abiti sono tutti davanti a te ammassati e stipati.

In fine,  risistemare i locali uno per volta ti farà ottimizzare gli spazi e ad avere una vita più semplice e leggera, e ricorda che vivere in un ambiente ordinato e pulito fa la differenza.

La Tecnica del Pomodoro

Normalmente non ho mai avuto grossi problemi con l’organizzazione del tempo, bene o male, sono mediamente sempre riuscita ad infilare le cose che dovevo fare dentro lo spazio di una giornata e se proprio non ci stavano, bhè si rimandava al giorno dopo. Negli ultimi 3-4 anni la situazione è un po’ cambiata, le cose da portare a termine sono aumentate,  ed il tempo è come se si fosse rimpicciolito. E adesso?!?!?!?!

Durante il Master in Coaching è stato nominato il Pomdoro e l’argomento mi ha subito incuriosito. Di cosa si tratta? Eccovi in un condensato degno di un micro bigino, in cosa consiste la tecnica del Pomodoro.
Il Pomodoro suddivide il tempo in mezz’ore, di cui 25 minuti sono da destinarsi al lavoro e 5 minuti alla pausa, per misurarlo è consigliabile utilizzare un timer da cucina, esatto proprio quelli a forma di pomodoro che trovate un po’ d’appertutto.

Quando inizia la giornata è importante segnare nel foglio “Magazzino di attività” le mansioni da portare a termine entro sera, ordinandole per importanza-priorità ed includendole anche nel foglio “Attività da realizzare oggi”.
Dopodiché si imposta il timer a 25 minuti e si comincia a svolgere la prima mansione presente in quest’ultimo file: i minuti a disposizione devono essere sfruttati al massimo, senza alcuna interruzione.
Se qualcuno o qualcosa porta una distrazione, il pomodoro in questione si considera, oltre che nullo, anche come mai caricato: prima di ricominciare l’attività bisogna quindi caricare un nuovo pomodoro.
Quando il timer suona si spunta con una X l’attività svolta e si procede con una pausa variabile dai 3 ai 5 minuti durante la quale si fanno cose leggere (bere un bicchiere d’acqua, sgranchirsi le gambe, passeggiare, ecc.).
Attenzione: lo squillo del timer sancisce la fine perentoria-temporanea dell’attività. Dopo il break si ricarica il pomodoro per altri 25 minuti e si continua a svolgere l’attività fino al trillo successivo (altra X sul foglio, altra pausa di 3-5 minuti, ecc.). Dopo 4 pomodori consecutivi si fa una pausa di 15-30 minuti.
Casi particolari:
L’attività viene conclusa a pomodoro iniziato: rivedere quanto già svolto per apportare miglioramenti fino al trillo successivo.
L’attività viene conclusa a cavallo tra il pomodoro precedente ed i primi 5 minuti di quello successivo: eccezionalmente è possibile non considerare proprio il secondo pomodoro e ricominciare con uno nuovo da destinare ad una nuova attività (nei fogli non includere il pomodoro escluso).

Questa tecnica è perfetta quando si studia, o rivuole organizzare per benino i lavori domestici, la vedo di difficile applicazione per chi fa un lavoro d’ufficio in quanto molto spesso i tempi sono scanditi non dai nostri bisogni ma da quelli di qualcun altro.

Fatemi sapere come vi siete trovati e se vi è piaciuta 🙂

 

LA LEGGE DEL DESIDERIO E I MUFFINS

Woman in progress, la legge del desiderio

Questo triste weekend, ho passato tra l’altro a sperimentare ricette nuove e vedere un paio di film che non ero riuscita a vedere al momento dell’uscita come la La legge del desiderio, il film di per se, non me ne abbia Muccino per questa dichiarazione, non è un granchè ma valeva la pena dargli un’occhiata solo perché parla di Coaching in Italia. Perché una persona dovrebbe rivolgersi ad un Coach?

Semplice, perché spesso si hanno desideri che per tutta una serie di motivazioni (mancanza di tempo, mancanza di fiducia in se stessi, sovrastrutture mentali, condizionamenti e una lunga lista di altre cose) teniamo riposti in fondo ad un cassetto fino a quando un bel giorno non decidiamo che è il momento giusto per puntargli addosso un riflettore e che è giunto il momento di far si che il desiderio diventi realtà. Mia nonna mi ha insegnato che Volere è Potere ma anche che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ricordiamoci che viviamo in un mondo e in un momento storico particolarmente complesso e che spesso abbiamo bisogno di altre risorse per realizzare i nostri sogni che non siano solo la Volontà.

Alle volte, quello di cui abbiamo bisogno è di qualcuno che ci motivi, qualcuno che veda per quello che siamo in una maniera più semplice e trasparente, qualcuno che capisce quali sono i nostri punti di forza e quali i punti da rafforzare, qualcuno che conosce delle tecniche di potenziamento e rinforzo, non un mago ma un catalizzatore che sa quali corde toccare per tirar fuori il meglio di noi, quel meglio che è sempre stato li a portata di mano ma che la nostra attenzione da sola non sa cogliere.

E’ quello che è successo a me, che succede a tanti, avere tutto a portata di mano e non sapere da che parte iniziare, e quindi che si fa?

Cominciamo con un bel respiro, cominciamo a respirare e a fare ordine, entro ma anche e soprattutto fuori, perché ricordiamoci che una sana organizzazione è alla base di ogni progetto.

Personalmente non riesco ad essere produttiva o anche solo di buon umore, se non pianifico le mie attività, non si tratta di essere maniaci o paranoici, si tratta invece di essere pratici e di “desiderare” ad esempio di avere più tempo per coltivare i nostri interessi.

Come fare ad avere più tempo a disposizione è una domanda che mi ritrovo a girare nella testolina molto spesso, riflettendo in particolare sul come come passo le mie giornate mi sono accorta che una fetta piuttosto consistente viene occupata dal menage domestico, si sa che a noi signorine piace avere casa sempre in ordine, pulita, profumata anche, ma che tra il lavoro, bambini, pets, compagno, marito, genitori, palestra, amiche, telefonate, shopping ci riduciamo con troppo poco tempo e un milione di cose da fare.

Bhè, una tecnica che mi ha dato frutti fin da subito è la tecnica dei 10 minuti, in cosa consiste?

Si tratta di spacchettare le attività in moduli da 10 minuti cadauno da ripetere a scelta o al mattino alla sera.

Da chè mi sono trasferita infatti nella casa nuova, eh si, ormai sono passati quasi due anni, ho notato che gira che ti rigira le cose da fare tutti i giorni per avere una casa pulita/ordinata sono queste:

Pulire il bagno

Lavare pavimento bagno

Passare l’aspirapolvere

Rasettare cucina, caricare e svuotare la lavastoglie

Lavare pavimento cucina

Spolverare

Caricare la lavatrice o stendere

Mettendo un timer di 10 minuti e decidendo di dedicare almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, a queste attività riesco ad avere una casa pulita ed in ordine ma soprattutto ad avere più tempo per occuparmi di quello che davvero amo fare (uscire con la Nina, disegnare, fare yoga, cucinare, stare con il mio compagno).

Così ad esempio, al mattino posso decidere di pulire i sanitari del bagno 1 modulo, caricare o scaricare la lavastoviglie e rasettare la cucina – 1 modulo, per un totale di 20 minuti.

Alla sera quando torno, caricare la lavatrice – 1 modulo, spolverare – 1 modulo, per altri 20 minuti.

Due volte la settimana decido poi di passare con il mocho pavimenti cucina e bagno, per un totale di due moduli – 20 minuti.

Così facendo vi assicuro che la casa è sempre perfetta, io non sono stressata, non mi abbruttisco con 3-4 ore al sabato o nel weekend di pulizie come avveniva in passato ed ho decisamente tempo per fare altro.

Non è difficile se prendi il giro, e io questa domenica sono anche riuscita a fare i muffin!!

Buona settimana a tutte!

 

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