Come ho già raccontato in un post qualche tempo fa, il mio primo incontro con il Decluttering non è stato proprio facilissimo, una casa di 95 mq, box e cantina da liberare in poco tempo con l’ansia del tempo che scorre e tante emozioni da gestire. Per farcela chiaramente ho dovuto organizzare tutto al meglio e impormi una “disciplina” altrimenti non ce l’avrei mai fatta, infatti doveva essermi ben chiaro:

. da dove partire

. come organizzare questa impresa titanica

. prepararmi a gestire le mie emozioni

Ai tempi, parliamo del 2010, in Italia il Decluttering non era così conosciuto come ora, nessuno o quasi ne aveva mai sentito parlare, il libro di Marie Kondo non era ancora uscito, io stessa non mi ero documentata, né ero pronta ad applicarne i principi su di me. In più, un cosa di cui non avevo assolutamente tenuto conto è che, iniziare un percorso di pulizia, alleggerirsi dagli oggetti, eliminare quello che non usi più, fare spazio insomma, comporta che lo si voglia o no, implicazioni emotive. In parole povere, devi fare i conti con te stessa e quello che provi. Se avessi avuto la possibilità, se avessi saputo dell’esistenza di qualcuno che ne sapeva più di me, sicuramente mi sarei fatta aiutare, purtroppo a quel tempo questo argomento non era molto trattato, e così, che mi piacesse o no, l’ho affrontato da sola.

La prima cosa che ho fatto è stata riorganizzare le idee mettendole nero su bianco, ad esempio mi sono scritta le cose da fare, ho fatto un elenco di priorità,e per riuscire a gestire la mia emotività di grande aiuto è stato lo yoga e la meditazione, ho decisamente incrementato la mia pratica, e se non l’avessi fatto credo che sarei impazzita.

Questo processo è durato circa 3 mesi e alla fine del mio lavoro mi sono presa una mini vacanza in un hotel strafigo come ricompensa e per rilassarmi. Tutto questo per dirti che il metodo e l’organizzazione, anche nel Decluttering sono fondamentali, e che avere qualcuno con cui condividere e confrontarsi fa davvero la differenza.

Migliorare l’ambiente in cui si vive può essere una scelta forzata o può essere una scelta consapevole, è capitato anche a te girando per casa di sentire il bisogno di rendere i tuoi ambienti meno pesanti, di aver voglia di eliminare degli oggetti rendendo tutto più leggero e luminoso?

Ti è mai capitato di sentirti oppresso dagli oggetti che ti circondano? hai voglia di raccontarmi la tua storia nei commenti qui sotto?