All’inizio è stato un amore fulminante, come qualche volta accade un colpo di fulmine, una di quelle cose che cominci per gioco non sapendo bene dove andrai a parare. Di cosa parlo? Della mia storia d’amore, no, non con il mio fidanzato 🙂 ma con la mia passione, ovvero occuparmi del femminile.

Ho iniziato parecchi anni fa, ero molto giovane e una mia amica mi raccontava della meditazione e di come le avesse cambiato la vita, ho voluto provare per curiosità e non l’ho più abbandonata. Come tutte le storie d’amore ci sono stati gli alti e dei bassi, dei momenti di passione estrema, soffocate, e dei momenti di odio assoluto. I momenti in cui maledivo quell’incontro e i periodo in cui nella mia vita non c’era altro che la mia gatta e il mio tappetino, i giorni in cui non parlavo se non di yoga, ovunque, a chiunque, non avevo altro da dire che “prova a praticare yoga”. Nel frattempo la mia love-story era cambiata, alla meditazione si era aggiunta l’hatha yoga e complice un’insegnante fantastica, una Maestra con una competenza a 360 gradi, ho cominciato ad andare a scuola tutti i giorni, per anni, dopo il lavoro il mio posto era dentro un “asharam” in Corso Sempione a Milano, le mie amiche erano le Sannyasin che come me procedevano lungo una strada di conoscenza. Perché proprio lo yoga? Perchè lo yoga è la vita, perché un’Asana ti permette di conoscere come funziona il tuo corpo, la tua mente, perché se stai male lo yoga di può aiutare a guarire, personalmente ho curato l’asma con lo yoga, mi sono fatta passare il mal di schiena, sono dimagrita tanto, e ho imparato che i miei problemi, le mie paure, le mie incertezze sono quelle di tutti, perché siamo tutti la stessa cosa.

Lo yoga è stato un trampolino, approfondire l’animo femminile e i suoi cicli è venuto di conseguenza, dopo la malattia di mia mamma ho capito che le donne sono contemporaneamente bellissime e fragili, che il più delle volte vanno sostenute, che pur amandosi non riescono ancora a fare gruppo e che sono stupidamente in competizione l’una con l’altra senza rendersi conto fino in fondo che sono sorelle, nell’anima.

Il Master in Coaching e il Journaling sono attrezzi che ho aggiunto alla mia cassetta da lavoro, le giovani donne che fino ad ora si sono rivolte a me mi ricordano ogni volta che sostenere le altre donne è davvero la mia passione, quello che amo fare, quello per cui continuo dopo tanti anni ad aggiornarmi, a studiare, a lavorarci di notte, ad alzarmi presto la domenica mattina. E così come tutte le storie d’amore che per resistere negli anni, fisiologicamente cambiano forma e subiscono dei restyling la mia oggi è fatta anche di incontri via skype, di tappetini e quaderni in cui scrivere, di incontri a due chicchere, modalità un po’ diverse ma che mi fanno comunque ricordare quanto meraviglioso sia aiutare gli altri ad esprimersi.