Mese: febbraio 2016

La Tecnica del Pomodoro

Normalmente non ho mai avuto grossi problemi con l’organizzazione del tempo, bene o male, sono mediamente sempre riuscita ad infilare le cose che dovevo fare dentro lo spazio di una giornata e se proprio non ci stavano, bhè si rimandava al giorno dopo. Negli ultimi 3-4 anni la situazione è un po’ cambiata, le cose da portare a termine sono aumentate,  ed il tempo è come se si fosse rimpicciolito. E adesso?!?!?!?!

Durante il Master in Coaching è stato nominato il Pomdoro e l’argomento mi ha subito incuriosito. Di cosa si tratta? Eccovi in un condensato degno di un micro bigino, in cosa consiste la tecnica del Pomodoro.
Il Pomodoro suddivide il tempo in mezz’ore, di cui 25 minuti sono da destinarsi al lavoro e 5 minuti alla pausa, per misurarlo è consigliabile utilizzare un timer da cucina, esatto proprio quelli a forma di pomodoro che trovate un po’ d’appertutto.

Quando inizia la giornata è importante segnare nel foglio “Magazzino di attività” le mansioni da portare a termine entro sera, ordinandole per importanza-priorità ed includendole anche nel foglio “Attività da realizzare oggi”.
Dopodiché si imposta il timer a 25 minuti e si comincia a svolgere la prima mansione presente in quest’ultimo file: i minuti a disposizione devono essere sfruttati al massimo, senza alcuna interruzione.
Se qualcuno o qualcosa porta una distrazione, il pomodoro in questione si considera, oltre che nullo, anche come mai caricato: prima di ricominciare l’attività bisogna quindi caricare un nuovo pomodoro.
Quando il timer suona si spunta con una X l’attività svolta e si procede con una pausa variabile dai 3 ai 5 minuti durante la quale si fanno cose leggere (bere un bicchiere d’acqua, sgranchirsi le gambe, passeggiare, ecc.).
Attenzione: lo squillo del timer sancisce la fine perentoria-temporanea dell’attività. Dopo il break si ricarica il pomodoro per altri 25 minuti e si continua a svolgere l’attività fino al trillo successivo (altra X sul foglio, altra pausa di 3-5 minuti, ecc.). Dopo 4 pomodori consecutivi si fa una pausa di 15-30 minuti.
Casi particolari:
L’attività viene conclusa a pomodoro iniziato: rivedere quanto già svolto per apportare miglioramenti fino al trillo successivo.
L’attività viene conclusa a cavallo tra il pomodoro precedente ed i primi 5 minuti di quello successivo: eccezionalmente è possibile non considerare proprio il secondo pomodoro e ricominciare con uno nuovo da destinare ad una nuova attività (nei fogli non includere il pomodoro escluso).

Questa tecnica è perfetta quando si studia, o rivuole organizzare per benino i lavori domestici, la vedo di difficile applicazione per chi fa un lavoro d’ufficio in quanto molto spesso i tempi sono scanditi non dai nostri bisogni ma da quelli di qualcun altro.

Fatemi sapere come vi siete trovati e se vi è piaciuta 🙂

 

La Balenina – Una bella giornata a Genova

Woman in progress, gita a genova

Sabato sono stata al mare, non il solito mare dell’estate, quello dei profumi di creme abbronzanti, il caldo, la voglia di fare il bagno e il segno del costume. Non quello, sono stata al mare di una citta’, Genova, che mi ha accolto tra i suoi cunicoli, i suoi palazzi maestosi che nel mio immaginario sono a meta’  tra Camogli e Nizza, i suoi abitanti scorbutici e generosi. Il mare in inverno e visto da una città è diverso ma uguale, è lo stesso mare che mi fa innamorare in luglio ma che allo stesso modo non mi emoziona. Sono stata a Genova a trovare La Balenina Volante, sono amica con Lucia ormai da tanti anni, lei si è presa cura di una mia micetta in un momento buio e da li è iniziata la nostra frequentazione. Lucia oltre ad essere l’autrice di un blog famosissimo e autorevole in campo vegan cuisine, La Balena Volante appunto, ha appena scritto un libro che vi consiglio e che è in vendita anche qui, di lei adoro la tenacia dal sapore delicato e profumato, l’apparente fragilità  che si trasforma in determinazione non appena ti allontani un attimo e il suo modo spontaneo di raccontare un argomento così tosto come quello delle sofferenze degli animali e degli allevamenti intensivi. e lo fa in una maniera così convincente e sentita che quando finisci di leggere il suo libro non puoi far altro che smettere di mangiare carne, se ancora per sbaglio la mangiavi, e uscire a salvare tutti i randagi che incontri.

Ho passato un bel sabato, lontano da una Milano sempre troppo indaffarata e a casa sono tornata con un sorrisino stampato che raccontava la soddisfazione profonda provata nell’accorgermi che dopo tutto, non è così difficile rimanere fedeli a se stessi, nonostante il successo, i cambi di casa e di città e gli anni che passano.

Nuove e divertenti routine

Woman in progess, nuove routine

Buon pomeriggio Progress-iste!! come vola il tempo! sono passati due mesi dall’ultimo post ed eccoci qui nel 2016, già Carnevale, già San Valentino, appena superato Inbolc.

Cosa ho fatto in due mesi?

Bhè un sacco di cose, innanzitutto un bellissimo corso on line che avevo acquistato ad Aprile dell’anno scorso ma che a causa del super lavoro di quei mesi non avevo seguito con attenzione.

L’insegnante è Lisa Sonora, bravissima artista americana, ora vive in Messico, tra le altre cose ha scritto un paio di libri credo, il più famoso The Creative Entrepreneur, seguire questo corso di nuovo e partecipare attivamente al gruppo FB legato ha riacceso la passione per il Visual Journaling e mi han permesso di consolidare la mia foundation su questi argomenti, ora sono molto più metodica nel dedicarmi alla mia parte creativa, mi ritaglio il mio spazio, ho finalmente una scrivania tutta per me con pennelli, colori proprio di fronte alla finestra che da sul pino di fronte.

Ho smesso di fumare e ho perso 4 kg, come hai fatto direte voi? Sono andata letteralmente fuori di testa per Tracy Anderson il suo 30 Days Method!! Anche questo è consigliatissimo, cercate nel web video e review e Let’s Rock!!

Big Magic è il libro che mi ha coinvolto di più, Elizabeth Gilbert non è mai banale ed il suo modo di raccontare ti fa sentire che tutto è possibile. Bonus: seguendola su FB il 13 gennaio, grazie ad un post che personalmente trovo bellissimo, sono riuscita finalmente a togliere confusione a queste parole ed alla loro interpretazione : lavoro, carriera, hobby, vocazione,

Ho trovato la mia parola per il 2016 e cioè LOVE – AMORE, non è stata una scelta facile o immediata, in realtà ho impiegato davvero molto tempo a trovare un sostantivo che riunisse più intenti, più significati, più visioni e alla fine eccola qui.

In questi giorni sto preparando una news letter e poi chiesa’… nuovi progetti in arrivo !!

 

 

iscriviti alla newsletter